La teoria più accreditata sull’origine del nome Navelli è quella che si rifà alla memoria popolare, avvalorata anche dagli scritti dell’Antinori (A. ANTINORI, ms. voi. XXXV.). Secondo questa tradizione il paese originariamente portava il nome di Novelli, poichè nato dall’unione di nove ville (1. Villa del Piano con la chiesa di San Savino, con sepoltura e osteria; 2. Villa della Piaggia Grande con la chiesa di San Pelino; 3. Villa della Piaggia Piccola con la chiesa di San Girolamo; 4. Villa di Santa Maria in Cerulis; 5. Villa di Sant’ Angelo; 6. Villa di Turri con la chiesa di Sant’Eugenio; 7. Villa dei Pagani con chiesa in rovina; 8. Villa del Colle con la chiesa di San Salvatore; 9. Villa di Santa Lucia.). Successivamente gli abitanti, dopo aver partecipato alle crociate in Terra Santa, per ricordare tali vicende, decisero di introdurre nello stemma una nave con la banderuola crociata e di trasformare il nome del paese in Navelli.
Oggi Navelli è annoverato nel club “ Borghi più belli d’Italia“
Civitaretenga
Il borgo di Civitaretenga (frazione del Comune di Navelli) ha sicure origini medioevali come dimostrano i resti delle mura di cinta e la torre di avvistamento, probabilmente risalente al XIII secolo. Nel corso dei secoli fu feudo di diversi signori e oggetto di numerosi saccheggi, tra i quali ricordiamo quello di Fortebraccio da Montone nel 1493 e quello di Filiberto d’Orange nel 1592. Nel pieno del centro storico troviamo le testimonianze della presenza di un antico ghetto ebraico, del 1200d.C. fino al 1500. Il ghetto era stretto e angusto e raccolto intorno alla Sinagoga, ancora oggi riconoscibile all’interno di un palazotto privato. Fuori dal centro abitato, verso Navelli, si trova il complesso monastico di Sant’Antonio, caratterizzato da un suggestivo chiostro risalente al XIII sec. E della chiesa annessa del 1480 circa. Ai piedi del paese c’è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, XVI sec., sorta all’incrocio di due percorsi tratturali, l’Aquila-Foggia e Centurelle-Montesecco, ideali per passeggiate a cavallo, trekking e mountain bike. Civitaretenga trae il suo nome dall’antica “fortezza Vestina” di Cincilia o Cingilia, probabilmente dal verbo cingere, difendere. Nel Medioevo Cinciglia trasformò il suo nome in Cività Aridegno e in seguito Ardegna (o Aridenga). L’ipotesi più accreditata sull’origine della radice Arid è quella che la fa risalire al latino ardor (trasformatosi poi in aridus) ad indicare la tenacia, l’ardore che caratterizzava gli abitanti del luogo, come testimoniato anche da alcuni avvenimenti storici (nel 430 Cincilia fu l’ultimo baluardo dei Vestini ad opporsi all’attacco dei Romani). Ma, in alcuni testi, il paese viene indicato col nome Ritengo o Ritenga. Da un analisi di tipo linguistico del termine, se ne deduce una derivazione longobarda. In tedesco la parola ritt significa cavalcare, mentre eng vuol dire stretto. Molto probabilmente, data anche la posizione del paese, i Longobardi intendevano chiamarlo: a cavallo della strettoia.
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